domenica 21 dicembre 2014

Visita ai nonni


Tenuta di Greenwood, nei pressi di Londra, anno 1756



Jake era intento a caricare la pipa. Dopo cena era il suo rito propiziatorio per una bella dormita. Pressava dolcemente il tabacco, avendo cura di lisciarne lo strato nella maniera più perfetta possibile. Sua moglie Eva aveva spento il fuoco e stava sganciando il calderone dello stufato, quando bussarono al portone del castello.
Si scambiarono uno sguardo interrogativo e perplesso. Jake posò la pipa. - Tu resta qui, - disse staccando dalla parete una scimitarra e avviandosi. Chiunque fosse, com'era arrivato al portone? Come aveva superato il cancello?
- Ciao mamma, - le sorrise Katherine facendo il suo ingresso.
- Guarda chi ti ho portato... - esclamò Jake alla moglie, tenendo in braccio una graziosa bimbetta dai boccoli color grano e dai grandi occhi scuri.
- Ho piegato le sbarre del cancello, sai nonno, - esultò Maddy.
- Coi poteri della mamma? - chiese Jake divertendosi a pungerle il visino con la barba ormai quasi del tutto bianca.
- Nooo... - si schermì la piccola allontanando divertita le guance abrasive del nonno, - con le mani...
- Ah birbantella, allora mi hai rotto il cancello eh... - tuonò Jake in tono scherzoso.
- Dopo l'ho rimesso a posto, nonno - dichiarò Maddy orgogliosa dell'impresa.
Katherine accarezzò dolcemente la guancia della figlia.
- Hai fatto bene a passare figliola, - le disse Eva smettendo le faccende, - è un pezzo che non ci si vede.
- Nonno nonno raccontami una storia! - esclamò Maddy dondolando in braccio a Jake.
- Voleva assolutamente una storia, - sussurrò Katherine alla madre, - sono dovuta passare per forza, - sorrise.
Maddy nel frattempo si era divincolata dall'abbraccio del nonno e saltata giù lo aveva trascinato nella camera da letto per estorcergli qualche racconto avventuroso.
- Come sta la piccola, tutto bene? - domandò Eva a Katherine una volta rimaste sole. A parte qualche ruga appena accennata e vaghi sprazzi grigi tra i ricci fluenti, Eva era ancora una donna molto attraente, pensò Katherine specchiandosi negli stessi occhi verdi della madre.
- Alla sua età i miei poteri non erano così forti, - disse Katherine.
- Si è mai trasformata con la luna piena?
- No. Credo che non abbia bisogno di cambiare aspetto. E' già fortissima e molto agile.
- Le generazioni che passano... la natura che affina la sua opera... - rifletté Eva. - Lui si è più fatto sentire? - chiese poi in tono sommesso.
Katherine scosse la testa sospirando.
- Non è da tutti accettare una cosa del genere, - disse Eva. - A Maddy hai detto niente?
- Le ho detto che il babbo è in giro per mare, come faceva da giovane il nonno.
- E lui sa niente di Maddy?
- Katherine fece ancora segno di no con la testa.
- Forse ne avrebbe il diritto, non credi? E' pur sempre sua figlia... - buttò lì Eva timidamente.
- Maddy non ha bisogno di un padre così. Di un vigliacco! - sbottò Katherine. Se ne pentì subito e gettò l'occhio in direzione della camera dov'erano sua figlia e suo padre.
- Dai Kat... non so quanti sarebbero stati capaci di...
- Non gli ho detto che ero incinta. Non ho fatto in tempo: è sparito non appena gli ho confidato di me. Be' meglio così. Non lo voglio un codardo. Io e la mia bimba stiamo bene anche da sole. Adesso cambiamo discorso: voi come state?
- Cosa vuoi figlia mia... gli anni passano. Cominciamo a essere vecchiotti. Ma va bene, non ci lamentiamo. La licantropia aiuta a mantenersi sani!
Risero insieme, prendendosi le mani.
- Chissà cosa combinano quei due di là... - scherzò Katherine.
- Jake va matto per Maddy. Ogni volta che sta con lei si illumina, ringiovanisce a vista d'occhio, - disse Eva.
- C'era una volta, - iniziò Jake seduto sul letto, - venti miglia a sud-est dell'isola di Tortuga, lungo una rotta poco battuta dalle navi mercantili, una lussureggiante isoletta che i bucanieri di tutto il mondo avevano eletto a loro covo... - Maddy lo ascoltava rapita, seduta sulle sue ginocchia. - Decine di velieri vi salpavano coi cannoni scalpitanti, per farvi poi ritorno con le stive ricolme di spezie e preziosi...
- Cosa sono i bucanieri?
- E’ un altro nome per dire “pirati.”
- Come te nonno...
- Esatto piccolina. Allora, la vuoi sentire questa storia?
- Ci sono i mostri?! - domandò Maddy elettrizzata.
- Ci sono grossi scimmioni blu, lupi grandi grandi... e anche uomini d’acciaio.
- E sono cattivi?
- Molto cattivi!
- Bello! Dai nonno, racconta racconta!
- D’accordo. Ecco qui, piccolina: http://www.wizardsandblackholes.it/?q=la_caccia
- Ti è piaciuta la favola Maddy? - le chiese alla fine.
- Sì nonno, molto! Raccontamela ancora una volta!
- Per stasera basta, che si è fatto tardi e tu e la mamma dovete tornare a casa. Ma voglio dirti un segreto. Lo sai tenere un segreto, vero Maddy?
La piccola sgranò trepidante gli occhioni e si affrettò a fare sì con la testa.
Jake la fissò benevolo, per aumentarle ancor di più la curiosità. Poi si guardò intorno come per accertarsi che nessuno ascoltasse. Alla fine le si avvicinò e le sussurrò:- Non è una favola, è tutto vero. E quel pirata, il protagonista della storia, sono io.


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http://www.wizardsandblackholes.it/?q=text-trailers

Buona lettura!

mercoledì 17 dicembre 2014