venerdì 4 dicembre 2015

Progetto X1

Jones era turbato dall'insolita convocazione. Trovò il generale Righetti che lo attendeva assieme a Biondi. Nella stanza c'erano un tavolino e delle sedie ma i due stavano in piedi. Avevano un'aria tesa. Che c'entrava Biondi, il direttore dell'amministrazione?
- Iniziamo subito, dottore - annunciò Righetti. Azionò un interruttore sulla parete e la stanza attigua apparve al di là dello specchio, illuminata a giorno.
A quel punto Jones ritenne superflua ogni domanda e si limitò a osservare lo spettacolo che gli avevano preparato. La stanza era identica a quella in cui erano, ma completamente vuota.
Da una parte c'era il soggetto che gli avevano chiesto di prelevare, nella consueta tuta elasticizzata bianca e nera con lo stemma dell'Organizzazione sul petto. Si guardava intorno in attesa, studiando il robot di fronte a lui. L'automa aveva per piedi dei piccoli trapezi cingolati; poggiavano su un blocco rettangolare che faceva da busto. Altri due parallelepipedi fungevano da braccia. Non aveva nulla che richiamasse antropomorficamente una testa. Evidentemente le videocamere e i sensori di movimento erano incorporati nel busto.
- Il soggetto è classificato ad alto potenziale offensivo, vero dottore? - chiese il generale.
Jones annuì. Biondi rigirava fra le mani una cartellina gialla con fare annoiato.
- Bene, - Righetti parlò a una trasmittente che diffondeva nell'altra stanza - iniziate a combattere.
Il robot stese il braccio e all'estremità spuntò un cilindretto forato. Il giovane scartò di lato, evitando le raffiche che a ondate investivano il muro e sprizzavano coriandoli d'intonaco; poi si tuffò a terra scivolando sotto la visuale della parete a specchio. Il robot ne seguiva la traiettoria vomitando centinaia di proiettili e di bossoli. Il vetro sfrigolò di scintille, Jones e Biondi si ripararono istintivamente mentre Righetti, avvezzo a quel genere di cose, osservava imperturbabile con le mani giunte dietro la schiena. Il ragazzo, con velocità sovrumana, riuscì a portarsi alle spalle del robot e gli assestò un pugno al busto. La lamiera si accartocciò vistosamente ma il sistema giroscopico permise alla macchina di rimanere in equilibrio, nonostante il colpo avesse spostato di ben tre metri i suoi 700 Kg. Il blocco del tronco ruotò su se stesso, una lama saettò da una fessura e squarciò fulminea il petto del giovane che urlando saltò via. I tre dietro il vetro videro la profonda ferita richiudersi velocemente e la pelle riacquistare il suo aspetto sano. Il robot puntò di nuovo il braccio. La canna della mitragliatrice rientrò. All'improvviso, con un leggero sbuffo, una ragnatela metallica puntellata di zavorre si chiuse a pugno sullo sfidante, costringendolo al suolo. L'automa si avvicinò lentamente a quell'involto palpitante e impotente. La CPU selezionò ancora la mitragliatrice. Lo massacrò crivellandolo di colpi, infierendo abbondantemente sul corpo inerme.
- E questo cosa dovrebbe dimostrare?! - chiese Jones seccato.
- Signor Biondi, - fece Righetti senza voltarsi - quanto è costato finora il progetto X1?
Il burocrate si aggiustò gli occhialetti e consultò i documenti nella cartellina gialla. - 300 milioni in 13 anni finora...
- E quanto costa invece produrre una unità K1 come quella? - domandò di nuovo il generale indicando il robot immobile nell'altra stanza, col braccio fumante, accanto ai resti martoriati del perdente.
- Mezzo milione per ogni unità K1. Zero manutenzione, durata media 50 anni. Abbiamo già 100 ordini a un milione e mezzo ciascuna, - rispose Biondi.
- I robot sono i soldati del futuro. Ed è questo il motivo - Righetti si era voltato e guardava fisso il dottor Jones - per cui il progetto X1 è da considerarsi chiuso, - esclamò in tono perentorio. - Con decorrenza immediata!


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L'Istituto

Il frastuono delle sirene bloccò immediatamente tutte le attività.
- Incidente nello scenario «Giungla». Inviare uomini armati - gracchiò l'interfono.
L'attempato generale scattò dalla sedia e scese con l'ascensore al piano degli equipaggiamenti.

La jeep arrivò di gran carriera sgasando e sobbalzando. Uno dei soldati si alzò in piedi e sparò una raffica in aria reggendosi al montante. Le iene si dispersero immediatamente.
Il dottor Jones attendeva accanto ai cadaveri straziati.
- Cristo! Com'è successo? - sbraitò il generale valutando mentalmente l'ingente perdita economica.
- Forse... è solo una supposizione, a questo punto... forse il potere di 33 si attiva con la paura, - spiegò lo scienziato stropicciandosi il camice. - E' stato attaccato e in preda al panico, non volendo, ha paralizzato 28 e 29... Almeno a giudicare dalle registrazioni delle telecamere... - continuò tamponandosi la fronte con un fazzoletto.
- ... Supponete?! Non conoscete il potere di 33?!
- Era la prima volta, signore... 33 era un veggente, non aveva mai mostrato capacità di condizionamento prima d'ora.
- Cristo! - sbottò di nuovo il generale guardando i corpi. - Se lo sanno gli investitori qui chiudiamo baracca.  - Be', le tute almeno hanno resistito, li hanno presi alla gola... - mormorò un poco sollevato. Gli altri due che poteri avevano?
- Erano quelli che definiamo «super-sensoriali», signore. 28 captava ultrasuoni ed infrasuoni, mentre 29 era in grado di vedere nell'ultravioletto.
- Bah, poca roba..., - sbuffò il generale. Poi, rivolto al dottor Jones ordinò:- Accorpate 30, 31 e 32 e riprendete le esercitazioni. Forza!!!


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32

Frugo in tasca, apro il pugno. Non mi ci vuole molto a contare gli spicci. L'elemosina è stata magra. Ci scappa giusto un caffè. Ma che me ne faccio? Arrivassi almeno a un euro e mezzo potrei prendere uno di quei tramezzini di plastica. E' quasi l'una. Mi trascino sui ciottoli col sole che mi cuoce. La polvere e la sporcizia pesano come una coperta lurida. Quando ci si arrangia per strada non si può fare sempre una doccia al giorno. Una bella doccia! Ecco una cosa che mi manca, dell'Istituto. Sarà sopravvissuto qualcun altro? Di sicuro mi cercano. Tenere un profilo basso: più basso del mendicante... dovrei essere sulla strada giusta. Sorrido e le labbra screpolate mi fanno male. La strada giusta... riesco anche a fare battute.
Lo stomaco brontola. Per fortuna per l'acqua ci sono le fontanelle. Alzo gli occhi al cielo terso e neanche lui ha le risposte che cerco. Un panino, ecco cosa mi serve assolutamente. Un panino, come minimo. I poteri esigono un metabolismo indiavolato. Derubare un altro barbone? Non vorrei proprio ma se continua così... Poi però devo cambiare zona. Oppure...
Da un parcheggio coperto arrivano delle grida. Oppure...
Gridano incitamenti. Esclamazioni sguaiate. Ho capito di che si tratta. Neanche questo mi piace troppo ma tra un po' svengo per la fame e con la pancia vuota gli ideali pesano meno. Ma la polizia lo sa e fa finta di non sapere? Comunque, vado.

- Duecento euro a chi stende Brutus! - urla un piccoletto calvo e congestionato. Hanno sempre nomi pittoreschi, questi ceffi qui. - Chi vuole provare? Duecento euro sul piatto signori!
Brutus è un ciccione di due metri con più peli che muscoli. Grugnisce sforzandosi di esibire bicipiti inesistenti. Qualcuno trascina più in là lo sfidante precedente: il viso è una maschera di sangue che gli cola copioso sul petto nudo.
- Ci provo io. - Il piccoletto mi studia pazientemente, con sguardo schifato. Dalla testa rasata alle Nike stracciate e ritorno, biascicando una gomma come un lama. Sono robusto ma un ragazzino conciato come un pezzente non dovrebbe rappresentare una minaccia ai suoi guadagni. Brutus mi osserva e sogghigna scostandosi la zazzera impiastricciata. Sì sì ridi scimmione. Un po' mi fa pena.
- Li hai duecento euro? - Il nanetto ha colto nel segno. L'unica falla nel mio piano per il pranzo. Incrocio mentalmente le dita e gioco la mia carta col primo che mi capita a tiro, fra il capannello di spettatori.
- Me li presti? Se vinco facciamo a metà. - Il bifolco mi guarda come fossi un marziano. Ha le guance rubizze e gli occhi a fessura. Sarà che quest'avvinazzato ha duecento euro... Magari è messo peggio di me. Invece si accende all'improvviso e scatta come un pupazzo a molla. Imbratta la canotta passandoci la mano sporca di grasso e stringe la mia tutto esaltato. - Ok, affare fatto! Questa la voglio vedere. - Estrae dalle tasche una mazzetta e la lancia al nano che la artiglia al volo.
- Ooook!- esclama lesto lo gnomo che conduce le danze. Ha contato i soldi e messo in bocca un sigaro. Già pregusta la vincita. Freme per vedermi al tappeto.
- Il ragazzino contro Brutus! Vediamo cosa sai fare, ragazzino. Sei pronto?!
Tengo la maglietta, non vale la pena spogliarsi. Intorno il pubblico si scalda. Si allargano per fare spazio e comincia il baccano.
Il tizio che mi ha prestato i soldi mi osserva tra l'incredulo e lo speranzoso.
Un urlo più forte degli altri mi distrae. Con la coda dell'occhio vedo Brutus che mi si scaglia contro. Inutile. La mole non gli consente di essere veloce. Allarga il braccio per preparare un gancio destro, lo vedo come a rallentatore. Fili di saliva ondeggiano nella bocca spalancata per la furia. Scatto in avanti per intercettare l'attacco e faccio sibilare un diretto. Una saetta. Chirurgico, alla base del naso. Probabilmente nessuno ha fatto in tempo a vederlo. Nemmeno il povero Brutus. La folla si ammutolisce. Il nanetto non si capacita del suo pupillo: svenuto, in posa come un angelo della neve sull'asfalto. Cento euro. Per un po' sono a posto. Il mio finanziatore è rimasto impalato con un' espressione stranita, felice di aver preservato i connotati e intascato cento euro facili facili.


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31

Parma, 2012

I cadaveri erano stati coperti e la zona transennata di nastro giallo. La folla di perditempo aumentava di minuto in minuto.
Gli agenti del RIS, allertati vista la «bizzarria» del caso, repertavano la scena prelevando le tracce ematiche e accertando la temperatura del fegato per risalire all'ora della morte.
Il commissario Bianchini camminava nervosamente avanti e indietro fumando una sigaretta dietro l'altra, come se affrettare un cancro ai polmoni servisse a convincerlo di quello che aveva appena visto.
Cinque gemelli. Possibile? Forse ma molto improbabile. Uccisi e ammucchiati tutti insieme? Troppo strano. Un serial killer specializzato. Ma i vestiti? Quello no, quello era incredibile. Vestiti tutti uguali: e fin qui...
Finché non aveva osservato più attentamente. Gli strappi e le macchie sui jeans; e quella chiazza sul colletto della camicia: identici. Tutti negli stessi punti, in tutti e cinque i corpi! Ai confini della realtà. Colpiti al petto o alla testa, un colpo per uno. Niente bossoli, quindi o l'assassino li aveva raccolti o aveva un revolver.
Niente documenti. Ai polsi il segno dell'orologio: una rapina finita male?

Intanto fra la miriade di cellulari che scattavano foto, scrivevano sui social e lanciavano nell'etere chiamate o sms, uno smartphone di ultima generazione all'orecchio di un signore distinto avrebbe meritato una provvidenziale intercettazione ambientale: - Sono Jones. Ho trovato uno dei ragazzi. E' qui a Parma.

Una settimana dopo...

- Commissario, sono arrivati i risultati della Scientifica, - tagliò corto l'agente inforcando subito l'uscita.
Bianchini consultava il dossier ricostruendo mentalmente la dinamica dell'accaduto.
Due tipi di sangue: uno appartiene a Franco Forti, ventotto anni, piccolo spacciatore; già in carcere per rapina e aggressione. Rapina allora, come pensavo. E' rimasto ferito. Ma da chi? Le cartucce estratte dalle vittime sono per un revolver 38 special. Come quello usato da Forti nel furto alla farmacia di due anni fa; alla conta manca un proiettile. Vediamo adesso le vittime: DNA uguale, gemelli quindi. Non schedati, mannaggia... uhm... e questo che vuol dire?
- Gelsomini! - tuonò dalla scrivania. La recluta entrò di filata, solerte e un po' impacciato come al solito. In più di un'occasione si era rivelato prezioso per le sue lauree in chimica e biologia e questo gli aveva fatto conquistare la stima e la fiducia dei superiori. Il commissario gli porse il fax, lui si aggiustò gli occhiali e prese a scrutarlo.
- Le ultime due righe, - lo indirizzò Bianchini.
Gelsomini contrasse leggermente le labbra, rimanendo assorto nella lettura. Alla fine sentenziò:
- I cinque campioni di DNA delle vittime, tutti identici, presentano... delle sequenze anomale.
- Quindi? Che significa?
Gelsomini tentennava. Il commissario lo fissava perplesso.
- In pratica signore... non saprei come... magari hanno sbagliato...
- Cosa?
- Quelle sequenze. Dalle analisi risultano «non umane».


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30

E' il momento. In casa ci sono solo la baby-sitter e il piccolo. Incursione lampo al frigo. Sono le 4 del pomeriggio e ho una certa fame. Mi affaccio al corrimano e sbircio al piano di sotto. Marco sta dormicchiando sul divano. Vicino a lui Monica e le sue mèches viola sono imbambolate davanti alla TV col volume al minimo. La scocciatura col mio potere è che devo sempre stare nuda. A passi felpatissimi lungo le scale... Prima rampa andata. Marco è accoccolato su un fianco con le braccia a mo' di cuscino; Monica sempre impalata, unico segno di vita lo sciacquettio della cingomma. Un'altra manciata di gradini, curva ad angolo retto, breve corridoio e riesco a sgattaiolare in cucina. Ricontrollo sporgendomi dalla porta socchiusa. Tutto ok, sono sempre lì. Finalmente. Il frigo! Dunque vediamo: prendo uno yogurt al lampone, una fettallatte, un pacco di cracker e... Cazzo! Ops, mi è sfuggito, l'ho sussurrato. Marco è in piedi nel vano della porta con gli occhi e la bocca spalancati. E ti credo: vedere il frigo aperto con la roba che fluttua per aria... Rimetto tutto dentro, adagio, ma ormai è tardi, ha visto. Si avvicina. Alla sua età la curiosità vince su tutto. Arretro lentamente. Ogni passo sulle piastrelle è una coltellata ghiacciata. E' arrivato al frigo e guarda dentro. Sono in un vicolo cieco, chiusa tra il piano cucina e il tavolo. Se per caso decide di venire qui sono fregata. Tutta presa a studiare Marco non mi accorgo di un bicchiere in bilico sul lavello. All'istante il monello pianta i suoi fari azzurri nella mia direzione. Trattengo il fiato sforzandomi di rimanere immobile. E' sempre più vicino. Allunga una mano. La ritrae saltando indietro. A tutti e due scappa un gemito. - Budino... - esclama osservandosi la mano.
Mi accovaccio, gattono di filato sotto il tavolo e volo su per le scale senza voltarmi indietro.

Mi rintano nella camera da letto dei genitori, dov'ero prima. E adesso? Lo dirà alla baby-sitter. Ho fatto rumore, la guiderà quassù. Ok, niente panico. Lo zaino coi vestiti, per le emergenze, è sempre pronto. Lassù nel mobile in alto. Li sento parlottare, stanno salendo. Eccoli. Appoggio lo zaino per terra. Marco entra per primo, a passo spedito, e si ferma vicino al lettone. Sono proprio di fronte a lui, dall'altra parte, in piedi davanti allo specchio (muto) dell'armadio. Monica blocca la porta. E muoviti dai! Spostati. Il bimbo è salito sul letto e procede a carponi, tastando tutto intorno. Ci risiamo, mi punta un'altra volta. Eddai Monica, solo qualche passo. Oh! Sembra mi abbia sentito. Osserva Marco e si guarda in giro. Ora o mai più! O la va o la spacca! Afferro lo zaino e mi precipito fuori. Con la coda dell'occhio li vedo voltarsi verso di me. Ce la faccio, ancora non si sono mossi. Continuo a correre. Scale. Pianerottolo. Faccio i gradini con un salto e mi fiondo all'ingresso. Mi aggrappo alla maniglia d'ottone e spalanco il portone con una spallata. Sotto i piedi l'erba soffice  e bagnata. Cancelletto del giardino e via in strada!
Adesso devo trovare subito un vicolo dove rivestirmi. Le gambe mi formicolano, l'effetto sta svanendo. Mi sfioro il seno dove mi ha toccato il piccolo e mi scappa da ridere.

http://www.wizardsandblackholes.it/?q=303132

Per gli amanti del cartaceo...

... ecco qui! :-)

http://www.lulu.com/shop/salvatore-di-sante/30-31-e-32/paperback/product-22469591.html

Novità W&B: 30,31,32 e tante offerte!

Esce oggi il mio nuovo racconto della W&B:
http://www.wizardsandblackholes.it/?q=303132
Disponibile anche in cartaceo su Lulu.

Come lato "B" trovate anche "L'intruso" e "NC1" di Ara Gorn.
E come se non bastasse fino al 1 gennaio tutti i miei ebook della W&B sono in offerta a 0,99 EUR.

Approfittatene! Buona lettura.

mercoledì 2 dicembre 2015

Storiebrevi

Il mio racconto "L'incontro" è nella classifica delle 10 storie più lette e apprezzate nel mese di novembre 2015 sul sito Storiebrevi.it
Evvai!!! :-D

martedì 1 dicembre 2015

Curriculum letterario


Mi chiamo Salvatore Di Sante (classe ‘75) e vivo a Pesaro. Diplomato al Liceo Classico, ho frequentato la Facoltà di Psicologia presso l'Università di Urbino.

Dopo 12 anni nel ramo informatico, da qualche anno scrivo racconti perlopiù di genere horror, thriller, giallo, fantascienza e fantasy, che in parte ho autopubblicato online e che si sono distinti in vari concorsi letterari. Diversi sono stati selezionati per il Progetto “Storiebrevi” del Gruppo Editoriale L’Espresso S.p.A.

Con la “Wizards&BlackHoles” ho pubblicato la trilogia de “La Caccia”,  “17”,  “Alan, il crononauta” (sotto pseudonimo), “I.S.S.” e “30, 31 e 32”.

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2011: premio “Incipit Noir” della Ibiskos Editrice Risolo.

Nel 2012: vincitore del Concorso Letterario "News Libri"; finalista nel Concorso  "SU PER I MONTI!" (con pubblicazione nella collana "Les Cahiers du Troskij Café") e secondo a parimerito nella sezione “Pesaro” del concorso “Storie da biblioteca”.

Selezionato da Aletti Editore per l'inserimento all’interno del libro “L’indice delle esistenze – Le Passioni”, pubblicato a marzo 2013 e finalista del Concorso  "MON AMOUR" (con pubblicazione nella collana "Les Cahiers du Troskij Café").

Il mio racconto breve “Giornata tipo” è stato inserito nell'antologia “Storie di tutti i giorni”, curata dal caffè letterario “La Luna e il Drago”.

Il mio racconto "L'unicorno che cacciava alieni” è stato segnalato al concorso “Fantasia 3000”, sul forum del “Verdecammino”, edizione 2013.


Terzo posto al concorso “Voci dal vortice” edizione 2013.

Inserito nell'Antologia dal titolo: “Il Viaggio metafora di vita”, realizzata dal Caffè Letterario “La Luna e il Drago”.

Finalista “IoRacconto 2013”nella sezione "Narrativa senior Bambini/Fantasy/Fantascienza".

Selezionato per la pubblicazione dell'ebook “Halloween all'italiana 2013”.

Selezionato per la pubblicazione (in ebook e cartaceo) della raccolta “Schegge per un Natale Horror” 2013 e vincitore del relativo premio per il racconto più originale.

02/2014 - Finalista al premio letterario “la Valle delle Storie” promosso dall’Associazione “Terra di Mezzo”.

Terzo classificato al terzo concorso letterario Campagnano di Roma 2014.

30/07/2014 - Vincitore della “Sfida dei Maghi e dei Buchi Neri”, indetta dalla “Wizards&BlackHoles” presso la libreria “Iobook” di Senigallia.

10/14 - Selezionato per l’antologia di N.A.F.S. 10.

12/14 - Due racconti su cinque sono stati selezionati per l’antologia “Schegge per un Natale Horror 2014“.

01/15 - Menzione speciale al Premio letterario internazionale “Gina Labriola”, finalista del concorso “Br...Che Inverno" e pubblicato nella XIV Raccolta Antologica della collana "Les Cahiers du Troskij Café”.

04/15 - Selezionato per la pubblicazione nell’antologia di Historica Edizioni (Concorso letterario Cultora).

06/15 - Finalista della II edizione del  Concorso : "Versi sotto gli irmici" .

07/15 - Segnalato dalla Giuria al Premio internazionale di poesia “Versi d’agosto” V edizione.

09/15 - Selezionato dal comitato organizzatore del Premio Letterario “Un racconto per l’estate” per una eventuale pubblicazione in una delle collane di Ibiskos Editrice.

10/15 - Selezionato da Leonardo Patrignani per il secondo volume delle “Multiversum Stories”.

- Finalista nel contest letterario di poesia “Visions” di Oubliette Magazine.

- Selezionato per l’antologia “Halloween all’italiana 2015”.

11/15 - Selezionato per l’antologia di N.A.F.S. 11.

- Selezionato per l’antologia “200 e uno di questi mostri” di ESEscifi.com.

- Selezionato per l’antologia “99 Parole” (Nemapress Edizioni).

- Selezionato per la pubblicazione nell’antologia di Historica Edizioni (Concorso letterario Cultora).



I miei racconti “Discendenze”, “Appuntamento a mezzanotte”, “La tela”,  “Aldilà” e “L’incontro” sono stati scelti per la pubblicazione sul sito www.storiebrevi.it
“Appuntamento a mezzanotte” è risultata fra le 10 storie più apprezzate di maggio 2015.




Salvatore Di Sante,
nato a Portogruaro (VE) il 20/05/1975
residente in via Monte Rosa 9
61122 Borgo Santa Maria (PU)
Tel: 0721/201176
Cell: 338/2999636
Sito web: http://scrittorepraticante.blogspot.it
E-mail: salvatore.disante@gmail.com

mercoledì 25 novembre 2015

Antologia Historica edizioni

Ennesima anticchia di gaudio letterario: selezionato per l'antologia di Historica edizioni che uscira' a meta' dicembre. Aggiungiamo un'altra righina al curriculum... :-)

sabato 21 novembre 2015

Antologia NovantanoveParole

E' un piacere e un onore far parte dell'antologia: la brevita' mi esalta e mi si addice! :-)

Domenica 6 Dicembre alle ore 11:00 alla Fiera del Libro di Roma "Più libri più liberi" - Palazzo dei Congressi, presso lo stand L 24 Nemapress Edizioni.


https://www.facebook.com/profile.php?id=100010632190748&pnref=story

venerdì 20 novembre 2015

lunedì 9 novembre 2015

200 e uno di questi mostri

Altra buona notizia: sarò presente con un mio racconto nell'antologia "200 e uno di questi mostri" in uscita a marzo 2016.
Evvai!:-D

Tutti i dettagli sono sul sito esescifi.com.

venerdì 6 novembre 2015

Schegge per un Natale Horror - III Edizione del Contest Letterario

Io partecipo, come ho fatto fin dalla prima edizione. E' un'idea molto carina e personalmente la brevità mi esalta!
Se volete partecipare anche voi o anche solo leggere le opere in concorso... accomodatevi pure! :-)


"Cari amici scrittori, amici e amanti dell'horror e cari blogger,
siete pronti a vivere il 3° Natale con noi all'insegna dell'horror? Torna il contest letterario Schegge per un Natale Horror, III edizione!
Se hai  un blog, un sito o una pagina Facebook e vuoi aiutarci puoi diffondere la news e farla girare!
Cerchiamo anche una cover.

Grazie e...
BUON NATALE HORROR A TUTTI!"

mercoledì 4 novembre 2015

martedì 13 ottobre 2015

Raccolta di racconti: boom di visualizzazioni!

89 nuove visualizzazioni: wowww!!! Spero che qualcuno li legga e che gli piacciano. Se vi capita di leggerli lasciate qualche commento, fatemi sapere le vostre impressioni, ci terrei davvero!

https://www.facebook.com/raccoltaracconti

lunedì 12 ottobre 2015

Multiversum Stories

Pensare di essere anche solo un riflesso, in un frammento, di questo fantastico gioco di specchi, e' una sensazione favolosa!




sabato 10 ottobre 2015

MULTIVERSUM STORIES Vol. 2

MULTIVERSUM STORIES Vol. 2 - LISTA AUTORI


Lavinia Petti
Dario Tonani
Andrea Atzori

Daniele Cutali
 

Salvatore Di Sante
 

Andrea China Gallo
Emiliano Grisostolo
Anna Iorio
Leonardo Patrignani
 

+ Spanish language special guest: Magalí Varela from ARGENTINA!



Essere dentro, assieme a grandi scrittori, è un onore enorme!!! Evvai!!! :-D

martedì 29 settembre 2015

Premio letterario "Un racconto per l'estate"

"Gentile autore,
siamo lieti di comunicarle che su 482 partecipanti il suo racconto è risultato tra gli 80 selezionati dal comitato organizzatore del Premio Letterario “Un racconto per l’estate” per una eventuale pubblicazione in una delle collane di Ibiskos Editrice."


Evvai!!! :-D

venerdì 11 settembre 2015

ISS Nella gara tra scienza e fantascienza oggi ha vinto la scienza

Wizards & Blackholes
www.WizardsandBlackholes.it

Senigallia 11 settembre 2015

Comunicato stampa n° 21

ISS Nella gara tra scienza e fantascienza oggi ha vinto la scienza

Da sempre gli scienziati prendono ispirazione dai romanzi di fantascienza per le loro invenzioni. Con questa raccolta cinque autori di fantascienza prendono ispirazione dal lavoro degli scienziati per i loro racconti.
In particolare al centro della scena troviamo la Stazione Spaziale Internazionale, i suoi occupanti italiani, la scoperta di nuovi pianeti, l'orto spaziale, la tecnologia indossabile e molto altro.
Fantastici pomodori spaziali sono al centro di "Astrodetective" di Luca Salmaso. Le implicazioni di una chiavetta USB con all'interno documenti riservati vengono raccontate da Teresa Regna in "Diario di Bordo". Un poco simpatico ragno marziano è il protagonista de "L'ultima missione della ISS" di Salvatore di Sante. Un carillon regalato dalla madre ad una astronave è al centro di "Dialogando tra le stelle" di Chiara Cini. Una ragazza maniaca di informatica e del suo cellulare intercetterà un misterioso segnale dalle stelle in "Debby" di Michele Pinto.
Un libro dedicato a chi lo spazio lo ha sognato e soprattutto a chi lo vissuto.
Come sempre il primo mese il libro sarà scontato del 50%, a 0,99€.
Lo sconto si estende anche a tutti gli altri libri dei 5 autori pubblicati da Wizards & Blackholes. Un'occasione da non perdere per apprezzare la nuova generazione della fantascienza italiana!

Scheda

Titolo: I.ncredibili S.egreti S.tellari
Autori: Luca Salmaso, Chiara Cini, Teresa Regna, Salvatore Di Sante, Michele Pinto
Copertina: Michele Scarpone
ISBN: 9788899147372
Formato: epub, mobi e pdf
Prezzo: 1,99€ (0,99€ fino al 9 ottobre 2015)
Lunghezza a stampa: 90 pagine
Genere: Fantascienza



Salvatore Di Sante nasce nel 1975 a Portogruaro (VE) e vive a Pesaro. Diplomato al Liceo Classico, ha frequentato la Facoltà di Psicologia presso l'Università di Urbino.
Da qualche anno scrive racconti brevi, perlopiù di genere horror, thriller, giallo e fantasy, che in parte ha autopubblicato online vincendo numerosi premi.
Luglio 2014 Vincitore della prima sfida tra Stregoni e Buchi Neri organizzata da Wizards & Blackholes presso IoBook di Senigallia.
Per W&B ha già pubblicato la trilogia de “La Caccia” (http://www.wizardsandblackholes.it/?q=lacaccia) e “17” (http://www.wizardsandblackholes.it/?q=17).


Wizards & Blackholes
La casa editrice W&B edita libri elettronici di fantascienza e fantasy. I lettori sanno di trovare nuovi autori talentuosi ed opere di qualità ad un prezzo popolare. Gli autori emergenti selezionati hanno l'opportunità di proporre le loro opere ad un pubblico vasto ed attento alla letteratura fantastica.
Maggiori informazioni e tutte le pubblicazioni su: http://www.wizardsandblackholes.it

giovedì 10 settembre 2015

ISS - I.ncredibili S.egreti S.tellari

Edizione straordinaria: domani uscirà "ISS - I.ncredibili S.egreti S.tellari", la mia ultima pubblicazione (assieme a quattro bravissimi colleghi) e per la prima volta sarà anche in formato cartaceo! :-)


ISS - I.ncredibili S.egreti S.tellari

martedì 11 agosto 2015

Summer Ebook Sales 2015: arrivano le offerte!

Mi sto dilettando di parodia cavalleresca portando avanti le gesta poetiche del prode minchione Romualdo; per ora non posto le poesie perchè vorrei impiegarle nei concorsi letterari, più avanti vedrò... vorrei condividerle subito, sono nate per scherzo ma mi ci sono già affezionato e ne sono soddisfatto.
Per ora date un'occhiata a questa interessante iniziativa e magari approfittatene, c'è anche la mia "Caccia" in offerta:-)

 http://www.wizardsandblackholes.it/?q=notizie%2Fofferteagosto2015%2B

sabato 1 agosto 2015

W&B, offerte d'agosto!


Per tutto il mese di agosto 10 degli più belli, una selezione dei migliori ebook pubblicati negli ultimi due anni, saranno in sconto a 0.99€.

Un'occasione da non perdere per chi sotto l'ombrellone non rinuncia né al suo ereader preferito né a viaggiare con la fantasia.



C'è anche la mia trilogia "La Caccia"! :-)

Trovi l'elenco qui: http://www.wizardsandblackholes.it/?q=notizie/offerteagosto2015

Buona lettura!

Licantropo Vs Cacciatore

Dalla mia trilogia "La Caccia"


venerdì 10 luglio 2015

Un omaggio alla mia collega Ara

                                       Il reame delle fate



Dove diavolo era finito stavolta? Districarsi con la tuta spaziale in quel groviglio di vegetazione era un incubo. A ogni passo inciampava con lo stivale in una radice affiorante e, se non cadeva all'avanti, al passo successivo rischiava di impiccarsi, col casco che si impigliava in una liana o in uno di quegli strani rampicanti viola. Imprecava e malediceva la calura di quell'inferno verde, quando a un tratto si bloccò: gli parve di sentire una voce. Cercò di seguirne la provenienza. Più avanzava più la voce si faceva nitida. Adesso erano più voci. Voci di donne. Parlavano, ridevano e scherzavano. Voci di donne e scorrer d'acqua. Sprazzi d'azzurro screziato d'oro s'intravvedevano tra i cespugli che gli sbarravano il cammino. Si accovacciò e procedette con la massima cautela. Le voci erano vicinissime. Si tolse il casco, scostò un po' le foglie e sbirciò. Nel lago vide cinque ragazze che facevano il bagno, nuotando e schizzandosi. Spiccava una folta chioma rossa, le altre quattro erano tutte bionde.
 - Scusate ragazze... - esclamò alzandosi in piedi e sbracciandosi.
Appena lo videro, tutte lo additarono iniziando a gridare.
- Tranquille, non vi faccio niente, mi sono perso e... - non riuscì a finire la frase. Sentì un dolore acutissimo irraggiarsi dalla nuca e le gambe farsi molli, mentre tutto iniziava a girare e diventava sempre più sfocato.

                                                                         ***

Le palpebre sembravano incollate. Mise lentamente a fuoco la folla che lo scrutava. Cercò di alzarsi ma scoprì di essere legato a un tronco d'albero. La testa gli pulsava terribilmente. Chissà che ne avevano fatto del casco. Addio casco addio viaggi!
- Ci stava spiando. Giù al lago, mentre facevamo il bagno, maestà. - Era la ragazza rossa di prima, a pochi metri da lui. Completamente nuda. Lo guardava con disprezzo, ostentando fiera il suo corpo statuario.
Alan si guardò intorno. Era circondato da una moltitudine di ragazze tutte assolutamente nude e tutte assolutamente bellissime. Parevano fatte con lo stampo: i lineamenti e le fattezze erano quasi identici, differivano solo per il colore degli occhi e dei capelli.
“Cos'è questa, l'epoca dei cloni?” pensò, sforzandosi di concentrarsi sui visi e su nient'altro più in basso.
Stava per replicare quando una voce perentoria lo anticipò, zittendolo. - Chi sei, straniero? E perché sei venuto nel mio regno? Questo è il Reame Fatato, qui non sono ammessi uomini. Lo stuolo di fanciulle si aprì per lasciar incedere lei. La regina. Era diversa da tutte le altre, era l'unica coi capelli corti (a caschetto, corvini) e con due imponenti ali di farfalla che ondeggiavano placide dalla schiena.
- Ma cosa... quest'aggeggio non funziona, - farfugliò Alan guardando il cronotraveler che aveva al polso. “Questa non è un'altra epoca, questo è un altro mondo,” pensò.
- Sono Liael, regina delle fate. Tu chi sei? - disse ritta davanti a lui.
- Mi chiamo Alan e sono un crononauta.
- Un crono... che?
- Viaggio nel tempo. Devo salvare il pianeta Terra da un asteroide...
- Viaggi nel tempo? Sei uno stregone allora! E vieni pure da un altro pianeta?! - lo apostrofò la regina.
- Mente! - si levò una voce. - Sì, mente! E' uno stregone malvagio! - fecero coro le altre.
- No no no! - gridò Alan. - Ho detto la verità! Voi casomai sarete streghe... guardati lì, con quelle ali di farfalla...
Dalla folla si levarono grida di sdegno e di accusa. - Silenzio! - tuonò Liael furiosa.
- Se mi liberate posso spiegarvi tutto. Ah, no! Il casco, mi serve il casco, dove...
- Questo? - Una delle fate si fece largo tra le compagne e apparve col suo casco in mano.
- Esatto. Se prendo il registratore lì dentro posso farvi vedere...
- Attento a te straniero, - lo ammonì la regina. - Dicci la verità oppure... - indicò un punto vicino ai suoi piedi. Dall'indice scaturì un raggio che investì un sasso; la pietra prese vita trasformandosi in un rospo e si allontanò zompettando e gracidando.

                                                                    ***

- Scusaci se ti abbiamo trattato come un usurpatore. - Liael in persona gli servì un nettare delizioso. Tutte le fate lo riverivano come un ospite di riguardo, il banchetto che avevano allestito per lui era favoloso. Alan mangiava e beveva senza complimenti e senza avere la minima idea di che pietanze o bevande fossero; tutte cose squisite, questo era l'importante, anche se dai colori e dalle forme più inusuali.
Aveva recuperato il micro-proiettore olografico (incorporato nel casco) che fungeva anche da videocamera, in cui erano memorizzati tutti gli eventi, dalla scoperta della minaccia dell'asteroide fino al più piccolo dettaglio sui viaggi effettuati.
“Quasi quasi rompo il cronotraveler, così rimango qui per sempre... che pacchia!” pensò Alan rimirando le dozzine di fanciulle nude che si affaccendavano premurose al suo tavolo sorridendo e porgendogli ogni ben di Dio.
Come se il cronotraveler lo avesse sentito iniziò a bippare come al solito e in men che non si dica Alan fu risucchiato nel gorgo spazio-temporale e sparato in chissà quale altra avventura.

http://www.wizardsandblackholes.it/?q=txtrailers%2Filreamedellefate

giovedì 11 giugno 2015

martedì 9 giugno 2015

27 mini-Natali da brivido!

Il mio ultimo racconto "27 mini-Natali da brivido!" è disponibile su Amazon al seguente link:

 http://www.amazon.com/dp/B00Z8MB6Y4


27 perle horror per mini-Natali da brivido che vi spaventeranno per tutto l'anno!

Buona lettura :-)

martedì 26 maggio 2015

Storie Brevi (narrativa per smartphone)

Possessori, amanti e/o utenti più o meno esperti di smartphone, andate a leggere i miei racconti su:

www.storiebrevi.it


Cliccate: Generi letterari--->Fantastico--->Top Novità. Troverete (per ora almeno), tra le prime cinque storie, due delle mie: "Appuntamento a mezzanotte" e "Aldilà".

Quando finite di leggerle (5 minuti) potete visualizzare gli altri racconti dello stesso autore (cioè io :-) ).

Spero vi piacciano, in caso cliccate sul "pulsantone" alla fine della storia :-)


domenica 3 maggio 2015

giovedì 9 aprile 2015

Concorso letterario Cultora

In questo periodo sto partecipando a un sacco di concorsi letterari e sono felice che ogni tanto arrivi qualche conferma:

"Caro autore,
abbiamo ultimato la selezione dei racconti per il "Concorso letterario Cultora", se ricevi questa email è perché il tuo racconto è stato selezionato e verrà pubblicato in un'antologia edita da Historica Edizioni. In attesa di definire la data e il luogo della premiazione (che ti comunicheremo in una successiva email), ti comunichiamo che il libro uscirà a metà maggio in occasione del Salone del Libro di Torino dove sarà disponibile presso lo stand di Historica."

Evvai!!! Spero che salti fuori anche qualche altro bel risultato. Vedremo... :-D

venerdì 3 aprile 2015

Altri due racconti presi per Storiebrevi!

Evvai! Due in una botta sola stavolta :-D

"Aldilà" e "La tela"

www.storiebrevi.it

Forza con gli smartphone, leggetemi a più non posso, scommetto che vi piaceranno! :-P

mercoledì 25 marzo 2015

Un altro racconto su Storiebrevi


"Gentile Salvatore Di Sante,
la informiamo che abbiamo selezionato la sua storia dal titolo "Appuntamento a mezzanotte" per la pubblicazione su Storiebrevi.
La storia verrà pubblicata sul sito Storiebrevi.it, raggiungibile con uno smartphone o un cellulare con una connessione ad internet."

Evvai, un altro mio racconto su Storiebrevi!:-)


giovedì 12 febbraio 2015

Esercizi in biblioteca

Ieri pomeriggio ero in biblioteca cercando l'ispirazione per un nuovo racconto. Visto che non mi veniva nulla, per non etichettare la giornata come sprecata ho scritto una poesiola sul mio gruppo di teatro (che ho messo su facebook) e questo raccontino:


Il ragazzo uscì di casa, leggero e felice al pensiero di rivederla. Notò che il cielo era di uno strano colore e sentì nell'aria come un profumo d'attesa. Piovvero minuscoli trucioli nerastri, dopodiché il cielo si tinse di un azzurro luminoso. Sorrise e continuò per la sua strada, finché non giunse a un incrocio. Un semaforo spento penzolava al centro dell'orizzonte, non passava nessuna macchina. Attese qualche istante ma non accadde nulla. Allora guardò di nuovo verso i nuvoloni che campeggiavano come succulente meringhe. Spinse lo sguardo ancora più su finché non incappò in quello dello scrittore.
- Be'...? - lo apostrofò con fare scherzoso.
Lo scrittore aggrottò le sopracciglia rigirandosi la matita in una mano e tamburellando sul tavolo con le dita dell'altra. Era solo in biblioteca quel pomeriggio, come spesso accadeva. Balenò un lampo d'ingegno e la Faber-Castell riprese a graffiare i quadretti.
Al giovane apparve una simpatica segnaletica in legno. Una freccia indicava «Centro», l'altra diceva «Parco» e c'era dipinto un gruppo di alberi. Prese a passo spedito per il parco, inebriato dall'immagine di lei che gli sorrideva, i capelli color grano e quelle fossette adorabili.
- Scusi... - Lo scrittore alzò gli occhi dal foglio. Se una donna gli dava del «lei» provava sempre un certo fastidio. Quando la riconobbe quello «scusi» lo gettò ancora di più nell'imbarazzo e nella confusione. Era proprio come l'aveva sempre immaginata. Cappottino e berretto rossi, graziosamente abbinati e due incantevoli occhi chiari dietro le lenti chic.
- Avevo appuntamento col mio ragazzo al parco, lo aspetto da un'ora ma ancora non si vede, - si giustificò la fanciulla ravviandosi i fluenti capelli color grano.
- Ah, ho capito, - farfugliò lo scrittore. - Un secondo, rimedio subito. - E riprese a scrivere. La fanciulla sorrise, prima di scomparire: era davvero un amore con quelle fossette.

Arrivarono le sette, ora di chiusura. Lo scrittore raccolse il block-notes, la matita, il cellulare, il copione teatrale che si era portato dietro per ripassare e infilò tutto nello zaino. Si intabarrò nel giubbotto, calzò i guanti e prese anche lui a piedi. E anche lui si sentiva leggero e felice.

mercoledì 4 febbraio 2015

N.A.S.F. 10

 NASF 10 è DISPONIBILE QUI:

http://ilmiolibro.kataweb.it/community.asp?id=8648

La decima antologia della collana di fantascienza italiana n.a.s.f. a cura di Massimo Baglione e Carlo Trotta per assonuoviautori.org - raccolta di racconti sci fi a tema libero.

Fra gli autori ci sono anche io:-)

mercoledì 28 gennaio 2015

Ufo a casa Robinson

Castello dei Robinson, Tenuta di Greenwood, nei pressi di Londra, anno 1730


Jake alzò gli occhi dal tomo polveroso, annusando l'aria che con una folata aveva fatto irruzione nella monumentale biblioteca. I suoi sensi si acuirono all'unisono, in allerta. Nello stesso istante la moglie Eva spalancò la porta folgorandolo con un'occhiata carica di apprensione. Si scambiarono un cenno d'intesa e uscirono in giardino. Il cielo era sgombro, il sole splendeva alto e una brezza delicata accarezzava le chiome degli ontani e delle querce.
- Lassù! - gridò a un tratto Jake, mentre la trasformazione esasperava il prognatismo in un mostruoso fiorire di zanne e artigli.

Un velivolo di forma ovoidale, d'argento splendente, calò in un baleno emettendo appena un leggero ronzio.
Le pupille di Jake si contrassero per mettere a fuoco la minaccia incombente, le iridi gialle erano iniettate di sangue.
Anche sua moglie aveva assunto fattezze ferine e ringhiava sommessamente. Ai lati dell'oggetto volante spuntarono due piedistalli e il disco si posò sull'erba con uno sbuffo di vapore biancastro.
Un'apertura rettangolare comparve sibilando e uno scivolo d'acciaio si compose pezzo per pezzo fino a toccare terra.
I due licantropi erano carichi di tensione, i muscoli guizzanti e la pelliccia crepitante di cariche statiche. Due imponenti figure blu si stagliarono nel vano del portello.
Jake ed Eva si abbassarono leggermente, caricando la spinta sulle zampe posteriori, le narici sbuffanti e gli artigli pronti a lacerare. Man mano che i misteriosi visitatori scendevano lungo la rampa Jake riconosceva un che di familiare.
- Che razza di mostri sono mai questi?! - pensò Eva. - Sembrano degli enormi gorilla con la testa d'elefante ma la pelle è squamosa e hanno quattro braccia e quattro gambe...
Il più alto dei due premette un bottone sul collare dell'armatura e iniziò a parlare. Indossava un mantello rosso contornato di pelliccia e una corona incastonata di gemme.
Jake era tornato rapidamente alle sembianze umane. Questo tranquillizzò Eva che fece lo stesso.
- Salute a voi Terrestri, mi esprimerò nella vostra lingua. Sono Axior, sovrano di Aireon, e questi è la mia guardia del corpo, Valior. Vengo per conto del capitano Liar e del tenente Sennar. Mi risulta che li abbiate conosciuti.
Eva guardò Jake che annuì col capo. - Durante la Caccia, - le bisbigliò.
- Non me l'avevi mai detto... - brontolò la moglie.
- Abbiamo combattuto assieme, maestà. Sono stati degli eroi. Purtroppo non ce l'hanno fatta, - esclamò Jake.
- Lo so. Ho visto tutto collegandomi alla loro astronave: il sistema di monitoraggio era rimasta intatto nonostante lo schianto. Anche voi, signor Robinson, vi siete battuto valorosamente. Le videocamere hanno ripreso tutto ciò che accadde su quell'isola. Avete aiutato e sostenuto i miei due sudditi con tutte le forze, fino all'ultimo. E per questo voglio ricompensarvi. Accettate, vi prego, oltre alla più piena gratitudine, mia e del mio popolo, questo omaggio.
Fece un cenno a Valior che consegnò con disinvoltura a Jake un blocco di un metro per due. Al sole rifletteva un bagliore accecante e pesava talmente tanto che se il pirata non fosse stato un licantropo sarebbe sprofondato fino alla cintola nel terriccio del giardino.
- So che questo metallo sul vostro pianeta è considerato molto prezioso. Su Aireon ne abbiamo in quantità e non ce ne facciamo nulla. Da voi è chiamato... «oro», dico bene? La pronuncia è corretta?
- Dite bene, eccome se dite bene, maestà! - esultò Jake con gli occhi che luccicavano più di quel tesoro. - Ti rendi conto, moglie mia? E' più di quanto abbia messo insieme in una vita intera da filibustiere!


http://wizardsandblackholes.it/?q=la_caccia

lunedì 26 gennaio 2015

Ciao, Jake!


Il vecchio bimotore rollava come se i bulloni dovessero staccarsi da un momento all'altro. Le eliche solcavano il cielo con fracasso d'inferno; a Giulio sembrò quasi una mancanza di rispetto verso quell'incantevole panorama. D'altronde era Marco l'appassionato e l'esperto di aerei (e di motori in genere).
- Ehi, - aveva esclamato una mattina entrando come una furia nella falegnameria. - Ma tu lo sai quanto vive un licantropo?
Bella domanda. In effetti... Giulio arrestò la sega circolare con un'espressione perplessa dietro gli occhiali protettivi.
Il suo amico nonché socio aveva ragione. Jake era indietro di quasi 300 anni ma forse era ancora vivo: loro erano sempre pervasi da un vigore insolito e prepotente, in ogni momento della giornata. Una vitalità strabordante li accompagnava ovunque: nel lavoro, nei passatempi, negli sport, in ogni cosa che facevano, come un sottofondo costante.
Avevano quindi deciso, sulle ali delle ferie d'agosto, dell'entusiasmo e di quel Cessna decrepito (cui Marco si era dedicato negli ultimi cinque anni come un alchimista con la ricerca della pietra filosofale), di far rotta verso l'Isola della Scimmia.

                                                               ***

- Cavolo, adesso dove atterriamo? - sbottò Marco urlando a squarciagola nel tentativo di sovrastare i motori.
Be' certo, l'isola era molto cambiata dal 1724, dai tempi della Caccia. Schiere di scintillanti alberghi tutti vetro e acciaio avevano rimpiazzato anche l'ultimo sbuffo di verde e marciavano fin quasi alla battigia. Una farinosa lingua beige pinticchiata di bagnanti brulicanti si perdeva sconsolatamente nella risacca turchina; il mare era forse l'unica cosa rimasta come allora.
Ammararono a un centinaio di metri dalla costa, soluzione decisamente poco ortodossa ma obbligata. Fossero stati in elicottero si sarebbero beatamente posati sulla terrazza di un albergo, incuranti delle ire del proprietario, di una mezza dozzina di suoi inservienti e dei poliziotti accorsi subito dietro. Almeno il loro, anche se un «catorcio volante» (così lo chiamava Giulio, Marco l'aveva preso per due soldi da un amico che voleva donarlo a un museo aeronautico), era un «idro»volante, con due provvidenziali galleggianti. Marco calò l'ancora (altra stravagante soluzione tutta sua, l'aveva rubata da una petroliera in disuso) e nuotarono senza fretta fino alla spiaggia. Si fecero strada fra gli sguardi attoniti dei turisti e le risatine dei bambini che li additavano, puntando il gabbiotto in legno di un Centro Informazioni che ammiccava come un miraggio nel deserto. L'avvenente receptionist li accolse con un sorriso ampio quasi come la scollatura, dissimulando molto professionalmente la sorpresa e l'istintiva diffidenza.

- Salve, vorremmo informazioni sulla leggenda di Jake Robinson. Era di queste parti, vero? - chiese Giulio in tono compassato. Aveva studiato bene la parte e Marco lo osservava con scherzosa ammirazione.
- Esatto, signore. Cosa vuole sapere in particolare?
- Abbiamo trovato su internet che si è sposato e vorremmo sapere dove si era stabilito con sua moglie... - Marco continuava a rivolgergli sorrisetti compiaciuti.
- Il pirata Jake Robinson sposò una nobildonna inglese, Eva Sparrow, da cui ebbe una figlia, - rispose Silvia (così recitava la targhetta appuntata sul décolleté).
Katherine..., pensò Giulio ricordando la foto che avevano scovato in rete.
- I coniugi Robinson vissero nella tenuta di Greenwood, vicino Londra, fino alla fine dei loro giorni, - continuò Silvia porgendo loro un dettagliato opuscolo. - Ecco, qui trovate tutto: vita, morte e miracoli di Jake Robinson, - concluse conciliante.
- Morte speriamo di no, - sussurrò Marco. Silvia lo guardò interdetta e Giulio gli diede una gomitata. - Grazie mille signorina, - disse sbrigativamente tirandosi dietro l'amico.
- Ancora una cosa signori: se lo desiderate è possibile visitare il castello, nella tenuta. Ci vivono due vecchietti, loro discendenti a quanto sembra.
- Seee... discendenti..., - mugugnò Marco. E altra gomitata di Giulio che questa volta riuscì a portarlo via definitivamente.

Tenuta di Greenwood, nei pressi di Londra, agosto 2014

- Ehiii Jaaake...!
Il vecchio abbassò la scure e riparandosi dal sole con la mano scrutò i due pazzoidi che si sgolavano e si dimenavano a cavalcioni di quel trabiccolo volante.
Giulio e Marco fecero tre o quattro passaggi radenti, sempre gridando e sbracciandosi.
Alla fine l'anziano pirata realizzò. - Ciaaaooo ragaaazziii! - urlò lasciando cadere l'accetta.
- Eva! Vieni a vedere chi c'è! - Una graziosa vecchina raggiunse il marito lì sul prato, accanto alla catasta di legna.
Vista la splendida giornata Jake decise di stendere una coperta all'ombra di una quercia. Trascorsero tutto il pomeriggio a parlare: ricordarono la tremenda esperienza che li aveva fatti incontrare [ http://www.wizardsandblackholes.it/?q=la_caccia ], Giulio e Marco fecero la conoscenza di Eva e tutti e quattro raccontarono a briglia sciolta delle loro vite.
- E così vi siete messi in società e avete aperto una falegnameria... - fece Jake.
- Sì, «Legno dall'altro mondo». Coltiviamo e vendiamo la grinolia dei poveri Liar e Sennar, - rispose Giulio. Al pensiero dei due alieni si rabbuiarono un attimo ma poi la conversazione riprese col solito entusiasmo. Scorrevano fiumi, di parole e di birra fresca.

- Vivete qui da soli? - domandò a un certo punto Marco.
Jake ed Eva si scambiarono un'occhiata. - Venite, - disse infine il vecchio pirata alzandosi ed invitandoli a seguirlo.
Rientrarono tutti nel castello e fiaccole alla mano scesero in silenzio una ripida scalinata ricavata nella pietra grezza. Giunsero a una porticina di legno il cui chiavistello era bloccato da un lucchetto. Jake estrasse dal panciotto la chiave e introdusse Giulio e Marco nell'angusta grotta. Lui e sua moglie Eva attendevano sulla soglia. Un debole fascio di luce filtrava da una finestrella circolare, a rischiarare un piccolo altare con alcune candele, spente al momento, e due ritratti a carboncino. Due donne, una morta nel 1801, l'altra nel 1830. Sorridevano serene.
- Nostra figlia Katherine e nostra nipote Maddy, - spiegò Jake. - Hanno vissuto quanto un normale essere umano, - rivolse un tenero sguardo alla moglie - non si trasformavano, avevano poteri differenti dai nostri...



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venerdì 23 gennaio 2015

In punizione!


Katherine sorseggiava il tè appoggiata alla finestra, con una coperta leggera sulle spalle. Il sole che si spandeva placido sul mare di spighe animava onde di riverberi. Adorava ritagliarsi quella piccola parentesi di quotidiana beatitudine. D'un tratto un movimento colto con la coda dell'occhio la distolse dall'idillio. Si voltò leggermente e scorse una donna che risaliva il viottolo tenendo per mano una bambina. Quando si furono avvicinate abbastanza riconobbe la signorina Allison, l'insegnante di sua figlia, che stava strattonando, più che accompagnando, proprio sua figlia Maddy, per l'appunto.
Posò in fretta la tazza e si preparò a riceverle sulla veranda.

La signorina Allison si fermò ansimante, piantandole addosso un'occhiata accusatrice.
Maddy sollevò un istante lo sguardo per cercare conforto in quello della madre. La piccola aveva le labbra tese a fessura, gli occhi roventi e il visino corrucciato.
- Salve signora Robinson. - Disse la maestra spolverandosi la gonna, come se salutare la infastidisse data la gravità della situazione.
- Cosa è successo? - chiese Katherine senza ricambiare di proposito il saluto.
- Sua figlia si è meritata un'altra punizione. Ha rovesciato il calamaio in faccia a un compagno, - sentenziò come se dovesse attribuire la pena capitale.
- E cosa le aveva fatto quel bambino?
- Mi aveva preso in giro su papà... - sbottò Maddy fissando la mamma con aria supplichevole.
- Avevo appena assegnato il compito ed ero voltata a scrivere sulla lavagna. Non mi risulta nessuna presa in giro. Ho sentito un rumore, mi sono girata e Jeremy era tutto sporco d'inchiostro. Piangeva indicando Maddy e chiamandola «cattiva». Le rammento inoltre che il mese scorso sua figlia ha rotto un braccio a Peter, se lo ricorda? Per oggi la sospendo dalle lezioni e mi auguro, signora Robinson, che vorrà sfruttare il pomeriggio per insegnarle un po' di educazione e di buone maniere. - Girò i tacchi e calpestando furiosamente la ghiaia marciò in direzione del vecchio granaio che fungeva da aula scolastica.

Katherine prese amorevolmente per mano la figlia e la condusse in casa.
- Siediti e raccontami com'è andata, - le sussurrò. - Voglio sentire anche la tua versione. Zitella-Allison non mi sta troppo simpatica, - sorrise.
Il viso di Maddy si sciolse e si accese.
- Ci aveva dato un tema sul papà, - disse. - «Parlami di tuo papà». Ci sono rimasta male, mi veniva da piangere, - continuò con gli occhi lucidi. Katherine le prese di nuovo la mano e la piccola ricacciò indietro le lacrime, sforzandosi di continuare. - La signorina Allison se n'è accorta e mi ha detto che potevo farlo su di te, su mia mamma...
- Capisco, - annuì Katherine in tono grave.
- Ma quando la maestra si è voltata a scrivere il titolo alla lavagna, Jeremy da dietro mi ha detto che sono una bastarda e che tu sei una donnaccia. - Una lacrima scese piano a solcarle la guancia. - Peter poi aveva cominciato lui. Mi ha dato un pugno, in faccia eh! Io gliel'ho ridato sul braccio, anche piano...

Katherine chiuse gli occhi, concentrandosi. La scena le apparve nitida come se le si svolgesse davanti in quel momento: i capelli di Maddy che si gonfiavano, il banco che cominciava a tremare; infine il calamaio di Jeremy che esplodeva impiastricciandolo d'inchiostro.
- Noi siamo diversi, Maddy. Lo sai. - Disse Katherine in tono calmo, riaprendo gli occhi. - Jeremy si è comportato male. Non doveva dirti quelle cose. Cosa ti ho insegnato? Bisogna sempre rispettare il prossimo, no?
Maddy annuì abbacchiata, tirando su col naso.
- Non ascoltare gli stupidi o le persone cattive. Lasciali dire. Che t'importa cosa pensano di noi? Stiamo tanto bene io e te, vero?
- Sì mamma, - sorrise Maddy.
- Stai attenta coi tuoi poteri. Non farli vedere, tienili nascosti. Ancora non li controlli molto bene, ma col tempo ti abituerai. Io alla tua età non ero così svelta, - le sussurrò carezzandole i capelli.
- Ma tu mamma mi hai raccontato che da piccola hai combattuto... hai usato i poteri. Per salvare il nonno da Kasurotto...
- Kasumoto, - esclamò Katherine lasciandosi sfuggire una risata. - Era diverso, - spiegò poi tornando seria. - Ero stata costretta e ne andava della vita mia e del nonno.


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L'ultimo saluto


Reame di Geamar

Non aveva più nessun parente che potesse partecipare, ma in compenso c'erano tutti, gli alunni della sua classe.
Centosettantadue anni non erano pochi, nemmeno per uno stregone del suo rango. Se n'era andato coi colori della primavera, la stessa stagione che l'aveva messo al mondo e che gli aveva infuso la dolcezza delle sue brezze. Stormi di Pterfoi solcavano il cielo terso e sembravano volergli rendere omaggio con le loro grida. Jacob questa volta non si lasciò distrarre dai possenti sauri, come spesso accadeva durante le lezioni; il troll continuò assorto a scavare la buca, svettando con la sua mole sul gruppo dei presenti.
Aveva chiesto di essere seppellito accanto alla moglie Sandra, sotto una quercia poco distante dalla loro casetta. L'aveva piantata lui stesso, quella quercia. - Una vita accompagna una vita; una vita veglierà su un'altra che si spegne... - era solito dire.
Thearyn chiuse gli occhi per stabilire un contatto.

In quel momento, alla tenuta di Greenwood, nell'anno 1761...

La famiglia era riunita a tavola e la conversazione filava sull'onda del buonumore. L'abbondante stufato e l'amabile vino rosso lusingavano lo stomaco e scioglievano la lingua. D'un tratto Katherine si irrigidì e rimase come paralizzata, con un'espressione spaesata sul volto.
- Che hai Kat? - esclamarono con apprensione Jake ed Eva, all'unisono. - Stai male figliola?
La piccola Maddy, con un groppo in gola, osservava la mamma bloccata in quella posa innaturale.
Per fortuna durò solo qualche istante. - Thearyn ci chiede di andare, - annunciò Katherine come risvegliandosi di colpo da uno stato ipnotico. - Hoguar. - Fece una pausa. - E' morto.
Jake sentì il suo cuore saltare un battito. I muscoli di tutto il corpo si sciolsero come il getto di una cascata a strapiombo; perse la presa e il bicchiere rotolò sul tavolo spargendo il liquore.
Eva sgranò gli occhi e deglutì. Provò a dire qualcosa. Le parole si arrampicavano per la gola ma evaporavano appena oltre le labbra.
Sapevano però cosa dovevano fare. Si presero tutti per mano, includendo nella catena anche la piccola Maddy: non poteva rimanere sola, nonostante le circostanze fossero poco adatte a una bambina.

Reame di Geamar, qualche istante dopo...

- Alportas ilin tie kun ni
    In lingua esperanto significa «Portali qui da noi». - Thearyn sussurrò la formula e la famiglia Robinson al completo si materializzò a pochi passi dal gruppo. Subito un mormorio cominciò a serpeggiare tra gli ex-alunni di Hoguar: - Allora è lui... il pirata licantropo... Thearyn era con loro... le donne chi saranno? Boh... una la moglie, l'altra la figlia magari... e la bimba?
Quando Maddy guardò quelle persone, per l'emozione venne investita da un turbine di pensieri e stralci di visioni. Spaventata artigliò la gamba di Katherine, mentre scene convulse le si accalcavano davanti agli occhi, incorporee, come sospese nella nebbia.
- Va tutto bene, non preoccuparti. Calmati e respira a fondo, - la rassicurò la mamma che aveva intuito la situazione. - Controlla il flusso...
Jake salutò gli astanti con un gesto che li abbracciava tutti e presentò brevemente la moglie Eva, la figlia Katherine e la nipote Maddy. Si avvicinò al vecchio amico adagiato su un letto di rose e foglie. Si inginocchiò e gli prese la mano. Hoguar sembrava sereno, pervaso dalla sua solita, calma saggezza.
Jacob aveva terminato e attendeva appoggiato alla vanga, asciugandosi la fronte con la manica della camicia. Una lacrima scese lentamente fra la barba del vecchio pirata, ormai persino più bianca di quella di Hoguar. Infine Jake si alzò e si diede un contegno. Tutti i presenti, Thearyn in testa, aspettavano le sue parole.
- Ciao, amico mio, - iniziò Jake. - Adesso riposi beato all'ombra di questa quercia, che ti custodirà in eterno. Ma proprio come questa quercia veglia ora sulla tua vita, tanti anni fa tu vegliasti sulla mia. Combattesti al mio fianco. Tu e Thearyn mi avete salvato. Grazie a voi ho potuto farmi una famiglia. - Eva e Katherine rimasero serie, la piccola Maddy sorrise. - Ci siamo conosciuti in circostanze tragiche, - riprese -  ma da allora è nata una grandissima, fantastica amicizia. Ciao, coraggioso, leale e saggio amico mio. Un giorno ci ritroveremo...


http://www.wizardsandblackholes.it/?q=isignoridellacaccia



Finalista del Concorso "Br...Che Inverno" e pubblicato nella XIV Raccolta Antologica della collana "Les Cahiers du Troskij Café"


Evvai! :-)

"Gentile Concorrente, il suo componimento è risultato finalista del Concorso "Br...Che Inverno" ed è stato pubblicato nella XIV Raccolta Antologica della collana "Les Cahiers du Troskij Café", che sarà presentata SABATO 14 febbraio a Monterotondo (Rm) alle ore 15.30 durante la manifestazione eno-letteraria "W I ROSSI" presso la Sala Consigliare Comunale di "PALAZZO ORSINI" al Centro Storico di Monterotondo "

mercoledì 21 gennaio 2015

Altra soddisfazione


Menzione speciale al Premio letterario internazionale “Gina Labriola” 2014:

http://www.ginalabriola.org/index.php/it/