Inizio dal vestito e poi passo al monaco. La copertina non mi piace, mi ricorda le mie di quando pubblicavo con la “Wizards&BlackHoles” e quello stile non mi fa impazzire; avrei preferito inoltre che ci fosse riportato in bella mostra il titolo, anziché trovarlo sulla costa. E adesso andiamo con la sostanza, il contenuto. Dico subito che mi è piaciuto, bello, giudizio positivo. Trama avvincente e fantasiosa. All'inizio ho dovuto prenderci un po' la mano, sia coi frequenti neologismi e lo stile innovatore, sperimentatore, sia con l'alternarsi del reale/virtuale della storia (non voglio rivelare troppo); preso il via però la parte più gustosa è stata quella centrale, anche per l'effetto nostalgia di certi film e di certi giochi. Verso la fine mi è un po' rientrato un po' quel senso di “pesantezza” (si fa per dire, lo stile è scorrevole), ma il finale ha degnamente risollevato il tutto. Forlani è sempre bravo a farti vivere le descrizioni dei paesaggi e delle situazioni in maniera molto realistca, ti ci senti dentro, ti tocca, ha una grande padronanza lessicale ed è un gran pregio.
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