“Ci
siamo, generale Xior”, esclamò il comandante alla plancia di
comando. Sul monitor olografico comparve un pianeta denominato
Ippos-314
alpha.
“E'
stata proprio una bella idea creare questo punto di rifornimento e
ristoro. Fa molto comodo tra una missione e l'altra!”, si
compiacque il generale. La navicella sfrecciò tra i due anelli color
arcobaleno e atterrò nell'apposita piazzola della stazione a
fissione nucleare. Due delle quattro lune erano appena tramontate. La
superficie era un unico tappeto erboso dove pascolavano milioni di
cavalli allo stato brado. Disseminati qua e là piramidi di fieno e
laghetti ottagonali. Appena sbarcati Xior afferrò un purosangue per
una zampa di dietro e lo ingoiò in un sol boccone, sputando coda e
criniera.
“Abbiamo
poco tempo, tra 4
freon
dobbiamo andare su Auris-3π
a fare un bel carico d'oro. Poi rientriamo e scarichiamo quelle
schiave. Ci frutteranno parecchio. Ricarica i reattori e mangia
qualcosa”.
Le tre teste del comandante
annuirono all'unisono.
“Non
così in fretta, farabutti!”, tuonò un gigantesco unicorno bianco
balzando fuori da uno dei laghetti.
“Mi
spiace scombinare i vostri piani, ma siete voi che frutterete a me
parecchia grana!”
“E'
Laisim il cacciatore di taglie, uccidilo Vagor!”, gridò Xior. Il
comandante non fece in tempo ad estrarre la pistola al plasma. Laisim
gli scagliò il corno nell'occhio della testa centrale e il colosso
blu si accasciò a terra in una pozza verdognola.
Intanto un altro corno era
ricresciuto sulla fronte del bianco destriero.
“Ottimo
posto per un'imboscata, non trovi Xior?”, esclamò Laisim. Il
generale sparò un raggio che lo mancò di poco, prima di stramazzare
al suolo trafitto anch'egli dal corno.
Nessun commento:
Posta un commento