venerdì 3 ottobre 2014

Un bel volo (Text-trailer "17")


- Sento i rami che frusciano. Toh! Uno scoiattolo!
Jim, alla guida, sorrideva. La Viper filava veloce sui tornanti. La sbirciava, felice e divertito.
- Che figata! Non mi ero mai accorta di come si acuissero gli altri sensi. Oh, arriviamo? Mi sembra una vita che siamo partiti...
- Quasi, manca poco. Ho voluto farti una sorpresa. Hai preso sempre un giorno di ferie a ogni mio compleanno, per starmi vicina e volevo ringraziarti.
- Non voglio ti succeda niente. E poi sono ancora più forte di te.
L'aria frizzante le portava aromi di prati fioriti ed erba appena tagliata.
- Eccoci. - esclamò Jim. Il muscoloso dieci cilindri si ammutolì, lasciando la scena al sibilo del vento tra le insenature e le chiome degli alberi.
Guen si tolse la benda e subito si illuminò in un sorriso.
Scese dall'auto e si sporse dallo strapiombo. Di sotto, a un centinaio di metri, un fiume formava una pozza che sussurrava di mille barbagli dorati. Tutto intorno si estendevano grandi blocchi di pietra levigati, una passerella naturale abbellita da sprazzi di verde.
- Sarà la nostra laguna privata, - disse Jim. - Ti piace?
- E' bellissima. - rispose Guen.
- Sono venuto qui altre volte, a fare dei sopralluoghi. Ci si arriva solo calandosi da un elicottero. Col paracadute non è il caso, il corridoio di roccia è molto stretto.
- L'acqua è abbastanza profonda?
- Sì. Ho guardato su internet e per sicurezza ho telefonato anche alla Forestale.
Senza aggiungere altro Jim tornò alla macchina e prese uno zaino dal bagagliaio.
- Che c'è dentro? - chiese Guen.
- Sorpresa. Allora, andiamo? - ammiccò Jim indicando il burrone con un cenno del capo.
- A quest'altezza sarà una bella botta. Sicuro di essere pronto?
- Vedremo. Al massimo stai pronta tu a mordermi, se vedi che i miei poteri non bastano...
Rimasero qualche istante in silenzio. Anche il vento si era fermato. Jim le prese la mano e piantò i suoi occhi azzurri in quella nocciola di lei.
Guen annuì, seria. Jim annuì, sorridendo.
Il volo sembrò infinito. La colonna di spruzzi esplose come un geyser, stormi di uccelli spiccarono il volo in un frenetico frullare d'ali.
Riemersero respirando affannosamente e boccheggiando rumorosamente, ammantati da un freddo sepolcrale.

                                                                         ***

Sempre per mano, ancora uno accanto all'altra, stavano supini su un masso piatto e liscio. Lui coi boxer e lei in  mutandine e reggiseno, i vestiti appoggiati lì a fianco ad asciugarsi al sole.
- Non mi sono rotto nulla - esultò Jim. - Sai...  - riprese poi in tono grave - a volte penso... che un giorno forse non la spunterò. Cioè, non è detto che sia scontato sopravvivere e aumentare i poteri...
Guen si mise su un fianco e gli scoccò un bacio morbido sulla guancia.
- Sono delle prove? E' un percorso già stabilito? E dove mi porterà? Oppure è una condanna e una di queste sciagure prima o poi mi ucciderà? - disse Jim.
- Finché ci sarò io non morirai, te lo garantisco. Al massimo ti faccio diventare un vampiro... - scherzò Guen.
- Com'è successo a Naspetti... - sussurrò Jim.
- Eggià. - bisbigliò lei sorridendo e continuando a guardarlo, girata sul fianco.
La biancheria bagnata le si appiccicava addosso, mezza trasparente.
Jim si guardò attorno: che qualcuno potesse vederli era fuori discussione, ma scacciò il pensiero. Scattò in piedi e prese lo zaino.
- Ah... Adesso vediamo cosa c'è lì dentro, - fece Guen.
Jim estrasse una bandierina e andò a incastrarla in un mucchio di pietre. «Reame di Jim e Guen» c'era scritto con un pennarello nero.
- Ecco. Come ti ho detto, d'ora in poi questo sarà il nostro regno.
Guen rise, mentre Jim continuava ad armeggiare nello zainetto. Tirò fuori una busta di plastica sigillata e cominciò a disporne il contenuto.
- Dai... dopo quel volo è ancora tutto sano... - esclamò Guen raggiante.
Come ultimo tocco sistemò il bouquet di margherite e violette tra i calici. E voilà, il pic-nic era servito: due tramezzini prosciutto e funghi, due con uova e maionese e una bottiglia di birra rossa artigianale.
- Brindo a un altro scampato compleanno, a questo posto meraviglioso e alla mia splendida fidanzata! - propose Jim.
- Cin cin! - esultò Guen. - Senti... - continuò - che dici se facciamo come Twilight(1) e corro su per il bosco portandoti in spalla?
Risero forte e vuotarono d'un fiato i bicchieri.


http://www.wizardsandblackholes.it/?q=17



(1) Twilight è un film del 2008 diretto da Catherine Hardwicke e sceneggiato da Melissa Rosenberg, adattamento cinematografico dell'omonimo romanzo del 2005 di Stephenie Meyer.

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